Cenni storici



Catanzaro è la città delle tre “V”: la “V” di San Vitaliano, il santo patrono, che mette in risalto la devozione religiosa della città, la “V” di vento, per la sua posizione geografica che la vede costantemente battuta da forti brezze provenienti dal Mar Ionio e dalla Sila, e la “V” di velluto, perché la città è famosa per la tradizionale lavorazione del tessuto. Fin dai tempi dei Bizantini, Catanzaro produce e commercia nel mondo velluti, damaschi e broccati, identificati nei mercati nazionali ed esteri proprio dalla sigla “V V V”. Storico capoluogo della cosiddetta “Calabria Ultra”, antica provincia della quale fu il fulcro per oltre duecento anni, e sede dell’Università degli Studi “Magna Graecia”, il secondo ateneo calabrese per numero di iscritti, nei mesi estivi la provincia di Catanzaro è presa letteralmente d’assalto dai turisti, che si concentrano sul litorale ionico della Calabria, disseminato di autentici gioielli, tra cui Soverato e Montepaone.

La leggenda vuole in Ulisse il fondatore della città che si trova in una posizione particolare: di fatto punto di passaggio quasi obbligato lungo la rotta tra Oriente e Occidente, Catanzaro si trova sulla striscia di terra più stretta d’Italia: soltanto 30 km separano il Mar Ionio dal Mar Tirreno, così, dalla città, è possibile vedere contemporaneamente i due mari e, nelle giornate più limpide, le Eolie. Ecco perché è chiamata anche la “Città tra due mari”, oltre che la “Città dei tre colli”: San Trifone (oggi San Rocco), il colle del Vescovato (oggi Piazza Duomo) e il colle del Castello (oggi San Giovanni).

Catanzaro è una città-fortezza che, nel corso dei secoli, si è arricchita di tantissime aree verdi e si è distinta per una vita culturale molto ricca, specie dal punto di vista teatrale, la cui tradizione risale al tardo Seicento. Estremamente frizzante anche la vita notturna, con iniziative, spettacoli ed eventi organizzati periodicamente e dove la cucina ha sempre un posto di riguardo, con i suoi sapori mediterranei, forti e aromatici.